Completati i nodi realizzati all'estremità della catena, il rullo anteriore viene posizionato sui suoi supporti e la rimessa sospesa o da funi o tira-licci. Poi bisogna attaccare la catena alle "egancette" per poterla far allungare. Per effettuare il tiro è sufficiente, quando le "clip" sono fissate al rotolo di tessuto, girare la manovella del regolatore dopo aver verificato che il contrapeso del rullo catena e le corde giochino bene per evitare incidenti e per dare una tensione. adatto per fili di ordito.
Dopo aver teso la catena, i licci del capannone devono essere sospesi definitivamente dai rispettivi tira-licci quindi livellarli all'altezza dove devono trovarsi durante la tessitura, altezza rispetto a quella del rullo catena e quella del rullo catena. tessuto e a seconda del movimento dato ai fili.
Quando la rimessa è così sospesa, i contrapesi vengono attaccati alle griglie inferiori di ciascun liccio per tendere le maglie ed anche per abbassare ogni ringhiera alla chiusura del gradino francamente nella sua posizione bassa. Questi contrapesi in ghisa sono conosciuti nella regione di Lione con il nome di giradischi.
I contrapesi possono essere sostituiti da molle elicoidali fissate al pavimento e appese a golfari ricavati nello spessore delle guide inferiori di ogni liccio. La forza delle molle elicoidali e la dimensione dei contrappesi variano con il numero di maglie in ogni liccio, la dimensione e la natura dei fili di ordito e il tipo di armatura da realizzare. Solitamente le piastre utilizzate per i tessuti di seta realizzati con un rivestimento in rete di filo pesano da 500 a 1200 g per una larghezza di tessuto da 50 a 80 cm.
Quando la rimessa è livellata, i contrapesi controllati, la catena riavvolta e tutti gli organi sviluppati, l'operaio tesse le "tirelle", cioè tesse alcuni cm di tessuto per pareggiare la tensione di tutti i fili. .
Per realizzare le prime "tirelle", è necessario iniziare tessendo molto lentamente le prime pennellate rilasciando i fili con la mano dietro il pettine.
Dopo essersi assicurati che il gradino sia perfettamente pulito, intrecciare da 3 a 4 cm, quindi far passare attraverso l'apertura del gradino un tondino di legno o di ferro detto compattatore che dovrà essere utilizzato per il fasciame.
Quando tutti i difetti sono stati corretti, l'operaio inizia a tessere facendo lavorare i licci secondo la trama che gli viene richiesta e disponendo la trama che deve formare il tessuto.
Tutte le tirelle, sia quella all'inizio dell'ordito che quella alla fine di un taglio o di una pezza, vanno realizzate preferibilmente con l'armatura di taffetà e possibilmente utilizzando una trama di colore molto diverso da quello dei fili dell'ordito per questo i difetti sono molto visibili.
Avvio di un telaio dopo la torsione:
A seguito di una torsione, l'avviamento di un telaio avviene più rapidamente che dopo un rimontaggio e una cucitura a pettine. Basta infatti tirare le torsioni davanti al pettine, poi tessere le "tirelle", i liccii avendo mantenuto la loro altezza e la loro attrezzatura. Per tessere è necessario sostituire i tondini con dei tondini tondi o piatti poi condurre i tondini al rullo catena e riavvolgere con molta cura tutti i fili per far passare le torsioni al capannone e al pettine.
Il passaggio delle torsioni alla rimessa e al pettine, che si ottiene ruotando il rotolo di tessuto dal regolatore, richiede molta cura. Infatti, quando le torsioni arrivano verso la prima rotaia della riattaccatura, le maglie ed i fili devono essere rimossi da essi con cura in modo che i completini che si formano tra i fili non ne provochino la rottura.
Quando le torsioni sono state tirate davanti al pettine, l'operaio dovrebbe fare le "tirelle" con la trama di taffetà, se possibile, quindi controllare se ci sono difetti nella torsione.
Imbastitura e avvolgimento del tessuto:
Terminata la "tirelle" e corretti gli errori, si comincia a tessere l'ordito con la giusta armatura e la trama, all'inizio e alla fine del pezzo si deve fare la reggia, una sorta di contrassegno intessuto nell'ordito, che si presenta in forme molto diverse. A volte è un nastro con i nomi e le scritte del produttore, altre volte sono solo uno o più piccoli nastri di pochi tratti tessuti con trama o armatura diversa rispetto al pezzo.
Quando lo chef ha finito, devi tessere il davanti (circa 30 cm) per portare le prime tirelle sul rotolo di stoffa. Quando il davanti è finito, l'operaio allenta la catena, toglie i cursori e fissa il compattatore della tirelle nella scanalatura del rotolo di tessuto, quindi interpone una carta tra il tessuto e il rotolo. Fatto ciò, l'operaio tende nuovamente l'ordito, aggiustando il tessuto al pettine e continuando a tessere. Queste ultime preparazioni sono comunemente designate sotto le espressioni di tessere la facciata, fare l'avvolgimento o addirittura farla "entaquage".

Nella regione di Lione, il termine "egancettes" indica un insieme di corde, lacci, o anche una tela con una lunghezza di circa 50 cm, una delle cui estremità è attaccata al rotolo di tessuto e l'altra è collegata da alcuni significa all'inizio della catena. Lo scopo delle "egancette" è quindi quello di evitare la perdita di catena che si verificherebbe se la catena fosse attaccata direttamente al rotolo di tessuto.

Avvio del telaio

Le varie operazioni che si raggruppano sotto il nome generico di messa in opera di un telaio hanno lo scopo di completare l'organizzazione dei licci, del pettine, in una parola di tutto ciò che comanda la tessitura o dirige i fili della catena, per predisporre le varie organi del telaio per consentire loro di operare in buone condizioni ed infine di tessere qualche centimetro di tessuto (tirelle) per poter individuare e correggere eventuali difetti che si fossero verificati durante il passaggio dei fili nella rimessa e nel pettine.
Ogni volta che si posiziona una nuova catena sul telaio mediante riavvolgimento o torsione, è ovviamente necessario procedere sia a seguito di una semplice torsione che a seguito di un reinserimento e di una cucitura a pettine. .

Primo avvio di una professione:
Terminato il rimontaggio e la cucitura a pettine, occorre prima pareggiare spazzolando tutti i fili della catenella davanti al pettine per legarli a mazzetti raggruppando i fili contenuti nei 3-4 cm del pettine, all'estremità dei fili vengono realizzati 2 nodi distanziati di circa 3 cm l'uno dall'altro che serviranno per fissare i fasci di fili ad un compattatore o ai fermagli necessari per tendere la catena.

Corso pratico di tessitura
Scuola municipale di tessitura di Lione
Professor A.CREPT - Anno 1912-1913
Il corso scritto a mano è stato copiato da noi. Questo corso di tessitura su telai a mano di Lione è stato utilizzato fino agli anni '80.