Meccanismo Sistema Jacquard, noto come meccanica 104.

Il cosiddetto meccanismo di tessitura meccanica 104 (ganci) viene utilizzato per la formazione di tessuti uniti o armati ottenuti mediante licci (telai). Ha lo scopo di provocare il movimento dei licci secondo un ordine indicato dalla trama, cioè dal movimento che è necessario compiere con i fili dell'ordito affinché possano produrre il tessuto. scatti.
Quasi tutti questi meccanismi sono stati costruiti per poter azionare i subbi durante il sollevamento, cioè mediante un movimento verso l'alto dato ad ogni corsa ai subbi i cui fili devono passare al di sopra della trama, questi subbi tornano nella loro prima posizione. il passo mentre le altre travi restano immobili nella posizione in cui erano collocate al momento dell'organizzazione del mestiere.
Sono stati costruiti alcuni meccanismi affinché i licci possano essere azionati ad ogni corsa in salita e discesa, cioè sia da un movimento di salita dato ai licci i cui fili devono essere al di sopra della trama, sia da un movimento di discesa dato ai correntini il cui i fili devono essere al di sotto della trama.
Le travi alzate o abbassate si incontrano alla chiusura del gradino dal movimento opposto a quello dato al momento del passaggio della navetta.

Costruito

L'incastellatura meccanica è in legno, è formata da due montanti detti binocoli collegati alla loro base da una tavola traforata con 104 fori su cui poggiano i ganci e detta porta pinza. Nella loro parte superiore, i binocoli sono uniti da un robusto vassoio di legno chiamato cappello. Verso la metà dell'altezza, contro il binocolo è fissata una tavoletta anch'essa forata di 104 fori il cui scopo è quello di sostenere gli aghi dal lato della loro punta, questa tavoletta è chiamata tavola degli aghi. Alla stessa altezza e dall'altra parte gli aghi poggiano su una griglia formata da piccoli perni di ferro presi nel binocolo e sufficientemente distanziati per ricevere i talloni degli aghi.

accompagnamento
La fodera meccanica è composta da 104 aghi e 104 ganci. Gli aghi sono realizzati in filo tondo avvolto su se stesso a formare due anelli. Il primo, di forma allungata, è ad una estremità dell'ago e prende il nome di tacco, è in questo anello che è passato il perno (punta grande e sottile) che tiene fermo l'ago in modo da impedirne la fuoriuscita la griglia e cadere. Il secondo, tondo o allungato (a seconda della forma dell'uncino), si trova ad una distanza variabile dal tallone, l'estremità dell'ago opposta al tallone prende il nome di punta. Gli aghi sono disposti all'interno del meccanismo in 4 file orizzontali e sono supportati da un lato dalla tavola degli aghi, dall'altro da una griglia.
Gli uncini sono anch'essi di filo tondo, ma un po' più grandi di quello degli aghi, sono ricurvi su se stessi nel punto inferiore che è detto tallone, nella parte superiore sono ricurvi a forma di becco a essere in grado di afferrare le lame degli artigli ed essere sollevata quando gli aghi le impegnano, la parte superiore dell'uncino è indicata come la testa.
I ganci sono disposti verticalmente e ciascuno poggia su un foro nel pannello del colletto. Il collare è un lungo anello di corda passato a cavallo del tallone del gancio e termina nella sua parte inferiore con un moschettone, collega i ganci alle funi che sostengono i correntini.

Caso
Il nome di un caso è usato per designare una scatola contenente 104 piccole molle chiamate elastici, che è posta dietro e contro il tallone degli aghi. Lo scopo degli elastici è quello di spingere sempre in avanti (cioè in impegno) gli aghi e quindi i ganci in modo che siano nella posizione necessaria per il loro funzionamento.

Scatola meccanica
La scatola della meccanica si trova tra il binocolo, porta le lame dell'artiglio o dei coltelli preposti al sollevamento dei ganci impegnati dagli aghi. Questo corpo riceve un movimento di salita e discesa dato dal bilanciere, è attraversato dalla vite di pressione che porta ad una delle sue estremità un rullo, l'altra estremità è un chiodo fissato al corpo tramite un robusto galletto e un controdado necessario per la regolazione della vite della pressa.

Contrapeso di meccanica
Il contrapeso è l'organo che comanda il corpo della meccanica in un movimento di salita e di discesa. All'inizio della meccanica il contrapeso era composto da una leva il cui fulcro era posto sul cappuccio, il braccetto di questa leva era collegato a il corpo da un tondino di ferro, l'altro braccio della leva che si estende davanti al telaio e riceve la fune del passo manovrato dall'operaio. Questo dispositivo è stato da tempo abbandonato e la leva è sostituita da un'asta supportata da un lato da un tampone fissato sulla calotta del meccanismo e dall'altro da un supporto a forma di T fissato al soffitto. Su questo albero è posta una manica di legno dopo di che è fissata una cinghia portante un gancio preso dalla vite di pressione, all'altra estremità dell'albero è una grossa carrucola scanalata che riceve la fune corrispondente al gradino.

Batacchio meccanico
L'anta del 104 è composta da un telaio mobile sostenuto da viti registrabili formanti perni e preso in due supporti fissati al cappello del meccanismo. Davanti all'anta è fissato un pezzo di ferro da stiro forgiato, piegato nella forma desiderata e indicato come gomito. La foglia porta il cilindro, un pezzo di legno a forma di prisma quadrangolare, ogni faccia è forata con 104 fori e porta due piccoli pioli conici di legno usati per guidare le scatole, questi pioli sono chiamati pedonnes. Il cilindro è mantenuto immobile. quando presenta scatole contro gli aghi da due martinetti, pezzi di legno a forma di T alla loro base che premono sul cilindro, e pressati da una forte molla. Sul lato destro del cilindro è una gabbia di ferro chiamata lanterna, usata per azionare il cilindro. Il cilindro è azionato da un chiavistello a forma di gancio che è fissato contro il binocolo anteriore e poggia sulla lanterna. Sotto la lanterna c'è un secondo chiavistello, chiamato chiavistello di ritorno, che viene utilizzato per ruotare il cilindro all'indietro.

Corso pratico di tessitura
Scuola municipale di tessitura di Lione
Professor A.CREPT - Anno 1912-1913
Il corso scritto a mano è stato copiato da noi. Questo corso di tessitura su telai a mano di Lione è stato utilizzato fino agli anni '80.